venerdì 19 marzo 2010

Lucani: guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù.


Dopo napoli e a solo un'ora da Bari, c'è una regione del Sud Italia diversa da tutte le altre. Come una nobildonna, porta due nomi: Basilicata-Lucania. E, come per tutte le donne, ci sono due modi per guardarla: con gli occhi dell'innamorato, che la vede ovunque, o come chi, da lontano, non la vede neppure.

I casi sono due:

O sei lucano e, quando nasci lucano, per trent'anni la tua regione non ti sembra un granchè. Compiuti i trenta, la Basilicata ti ha conquistato per sempre.

O sei italiano, allora la basilicata è così lontana, così piccola, che te la sei dimenticata ssul banco delle elementari.

Non si deve pensare che il lucano non ami la propria regione. Anzi: l'adora con la passione di una minoranza etnica, sente la propria natura come indivisibile dalla storia della sua terra e si intenerisce al suo ricordo quando è lontano. Però, nel suo atteggiamento nei confronti della vita ci sono un'umiltà di fondo, una rassegnazione scaturita dall'esperienza e trasmessa come una eredità. Il lucano la sua regione l'ama di nascosto.

(...) In realtà i lucani non amano i cambiamenti. Sono poco propensi a cambiare vita, cambiare paese, cambiare fidanzata. Amano stare comodi, vogliono che il loro mondo tranquillo non venga sconvolto.
Per questo motivo sono di solito pacifici. come tutte le persone tranquille inghiottono il rospo in silenzio finchè, un giorno o l'altro, si stancano e sfogano inaspettatamente tutta la loro rabbia. Ai lucani succede una volta a semestre, al grido di "Mo' bast'!".

Brani tratti da: Lucani, guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù di Angela LANGONE. Sonda editrice.

Nessun commento: