mercoledì 2 marzo 2011

Le finanze lucane e il familismo amorale

Il 25 Febbraio anche in Basilicata si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti. Di seguito un estratto della relazione del Procuratore regionale Michele Oricchio. Quì è possibile leggerne tutto il testo e a quì la notizia come riportata dalla stampa.
Le sottolineature sono del sottoscritto.

Operano inoltre in Basilicata numerose comunità montane,l’A.T.O., l’A.R.D.S.U., l’A.R.P.A.B., l’A.T.E.R., l’A.L.S.I.A., l’A.R.B.E.A., l’Autorità di bacino per la Basilicata, il Comitato di coordinamento istituzionale per le politiche del lavoro, il Consorzio Alta Val d’Agri,, il Consorzio Bradano e Metaponto, il Consorzio di bonifica Vulture-Alto Bradano, l’Ente parco archeologico storico-naturale delle chiese rupestri del Materano, l’Ente parco delle piccole dolomiti lucane, l’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata , l’Osservatorio regionale della costa di cui alla l.r. n.39 del 2009 e, buon ultimo, la “film commission” sui cui costi di funzionamento è stata già richiamata l’attenzione di questa Procura. Fra le società partecipate meritano menzione la Metapontum agrobios s.r.l., la Società energetica lucana , Acqua s.p.a. e l’Acquedotto lucano s.p.a. Vi sono poi l’Ente Parco Nazionale del Pollino e l’ Ente parco nazionale dell’appennino lucano - Val d’Agri : è questo il Parco Nazionale più giovane d'Italia, istituito con D.P.R. dell' 8 dicembre 2007 ed ancora in corso di assestamento nella sua struttura burocratica; esso è stato istituito con DPR dell’8 dicembre 2007, emanato a seguito ad una lunga gestazione istituzionale che parte già dal 1991, con l’approvazione della Legge Quadro sulle Aree Protette n. 394/91. Verrebbe da pensare che con tutti questi enti ed amministratori la cura dell’interesse pubblico sia assicurata! Eppure si può dire che non v’è alcuno di essi che non sia interessato da indagini di questa Procura sollecitate da cittadini ed associazioni locali che vedono in essi un costo certo ed una utilità incerta e chiedono di verificarne il “buon andamento”: basti pensare che con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole del 12.05.2010 è stato revocato il riconoscimento di ARBEA quale organismo pagatore per i regimi di spesa FEOGA e FEASR per la Regione Basilicata, provvedimento che ha trovato, tra i suoi presupposti-cardine, le risultanze dell’attività di vigilanza della Regione Basilicata, la cui presa d’atto si è avuta con la DGR 233 del 09.02.2010.

L’ARPAB è oggetto di stringenti indagini volte ad accertare l’entità dei costi d’esercizio ingiustificati sostenuti negli ultimi anni , l’ALSIA – sede di Matera – è oramai da mesi costantemente attenzionata dalla Guardia di Finanza su specifiche deleghe istruttorie di questa Procura scaturenti da espresse e sconcertanti denunce di danno.Oltre agli enti sub-regionali si osserva l’ampliarsi del fenomeno delle società a partecipazione totalitaria o prevalentemente pubblica che richiamano alla memoria tutti i vizi e le poche virtù delle vecchie partecipazioni statali e che sono state definite dal presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza “forme di neosocialismo municipale”. In tutti tali organismi le modalità di assunzione dei dipendenti e di determinazione dello stipendio degli amministratori costituiscono spesso aree franche su cui la Procura sta cercando di fare luce pur fra mille difficoltà, dovendo segnalare alla collettività come troppo spesso gli stipendi siano determinati in proporzione alle indennità dei consiglieri regionali , proprio attraverso provvedimenti legislativi adottati dal Consiglio regionale con una certa qual generosità. Il fenomeno così denunciato, a valenza ovviamente non solo locale , ad avviso di questo requirente, per essere validamente fronteggiato dovrebbe essere affrontato eliminando a monte le occasioni di spreco, intervenendo sulla dissennata politica di proliferazione degli enti pubblici attraverso un recupero di potestà legislativa statale : la vicenda delle Comunità montane dimostra come questa sia la via maestra da perseguire ! Il delineato sistema non solo è costellato da frequenti “ conflitti di amministrazione” ma ci allontana anche dalle cogenti previsioni costituzionali secondo le quali “i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione….agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi espressamente stabiliti dalla legge ….i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”.

Ci troviamo, invece, di fronte ad una pluralità di pubbliche amministrazioni che, anche in Basilicata, presentano costi palesi od occulti sproporzionati rispetto ai servizi che offrono ai cittadini contribuendo a creare forme di cattiva gestione della finanza pubblica allargata sovente caratterizzate da quella logica che , a metà degli anni cinquanta , il sociologo americano Banfield efficacemente denominò “familismo amorale”. Conferma di ciò si ricava dall’esame per categorie delle principali patologie attenzionate dalla Procura regionale nello scorso anno che sono così raggruppabili :

a) Costruzione di opere pubbliche inutilizzate o inutilizzabili , esorbitanti le reali esigenze, o con costi finali eccessivi rispetto a quelli preventivati;

b) Debiti fuori bilancio a seguito di sentenze di condanna del giudice civile, spesso evitabili con una più attenta difesa degli interessi dell’ente;

c) Disinvolto utilizzo di beni pubblici, cattiva manutenzione e cura degli stessi, acquisto a costi eccessivi e loro sottoutilizzazione,

d) Erogazioni di provvidenze economiche indebite a favore dei c.d. falsi invalidi o a soggetti privi dei requisiti di legge;

e) Ricorso eccessivo a consulenze e convenzioni esterne specie in materia legale e sanitaria senza alcuna valutazione delle professionalità interne;

f) Affidamento crescente di servizi pubblici in outsorcing; notevole il fenomeno degli appalti di servizi alle cooperative sociali con notevoli costi;

g) Reiterato ricorso da parte di Amministrazioni pubbliche a contratti di lavoro interinale al di fuori delle ipotesi di legge e senza realizzare alcuna economia di bilancio ;

h) Mancanza di tempestivi controlli sulla utilizzazione di provvidenze pubbliche anche comunitarie (L.488/1992 ) tanto con riferimento ad iniziative commerciali che nel settore agro-alimentare .

i) Cattiva gestione dei fondi P.O.N. da parte delle Amministrazioni scolastiche ;

l) Discutibili procedure di assunzione e affidamento di funzioni dirigenziali nonché di progressioni verticali in tutte le amministrazioni locali;

Non v’è chi non veda come gran parte delle segnalate problematiche solo venti anni fa non avrebbe potuto verificarsi : l’affievolimento del principio di legalità, il sempre più ampio decentramento autonomistico e il ricorso a logiche privatistiche che non sempre sono funzionali al perseguimento dell’interesse pubblico , sono certamente le principali concause della denunciata “deriva” contro cui – sempre nell’assoluto rispetto della legge- tenta di fare argine l’azione della Procura contabile. Notevoli preoccupazioni destano anche le problematiche dei debiti fuori bilancio ( particolarmente presenti sia a livello di Comune che di Provincia a Potenza), quella della stipula di contratti di finanza derivata (c.d. “SWAP”) da parte di numerosi comuni lucani , quella delle revoche dei trattamenti pensionisticilegati all’invalidità civile, quella della irragionevole durata dei processi .Oggetto di attenta considerazione sono , altresì, le problematiche connesse all’estrazione petrolifera in Valdagri, alla produzione di energie alternative (impianti eolici) , ai costi per il contenimento dell’erosione costiera lungo la fascia Ionica, al ciclo dei rifiuti, alla formazione professionale, all’esposizione all’amianto, all’assenteismo, all’indebita percezione di incentivi ed indennità (....).

1 commento:

Emanuele Gianturco ha detto...

Davvero una situazione triste, in questo paese di sciacalli. Dov'è finito il rigore morale ? Che valore ha, oggi, la parola onestà, il bene pubblico, l'adempimento del proprio lavoro ? Ha ancora senso il termine "lavoro" ?