domenica 28 giugno 2009

Ferrovie: lettera alla Gazzetta del Mezzogiorno.


Spett.le Redazione, ho letto scettico e divertito l'articolo di Antonella Inciso sull'accordo fra la Regione Basilicata e Trenitalia circa il trasporto ferroviario regionale. Leggendo l'articolo sembra tutto bello, tutto perfetto. Non possiamo che ringraziare l'assessore Loguercio per aver fatto un così buon lavoro. Chi avesse in realtà la briga di spulciare un po' fra le notizie, vedrebbe cose diverse. Trovo lodevole pubblicizzare le bellezze della Regione sulle fiancate dei treni. Ma vale lo stesso discorso di Orizzonti Lucani a Matera. La promozione turistica e turistico gastronomica si fa fuori Regione: io non ho certo bisogno di sapere che c'è il Volo dell'Angelo sulle Dolomiti Lucane o che Castel Lagopesole è la residenza estiva di Federico II di Svevia. Auspico pertanto che le fiancate dei treni interessati non siano solo quelle degli Interregionali ma anche e soprattutto quelle degli EScity sul corridoio adriatico, per esempio. Trenta milioni di euro sono una generosa iniezione di denaro che permettono di mantenere inalterato il servizio regionale? Anzi! Si dice che lo migliorino perchè arriveranno da Luglio nuovi treni. Incluso qualcuno elettrico (che sulla Potenza-Foggia non può viaggiare essendo linea non elettrificata). Cioè? Di che treni parliamo? Dei Minuetto diesel o delle ALn 668 riammodernate con l'aria condizionata? Le stesse ALn che quando viaggiano in composizione singola da Foggia a Potenza non riescono ad inerpicarsi verso la Basilicata se hanno l'aria accesa. Non ci sono abbastanza motori che "spingono". Di che treni parliamo? Avranno o no questi nuovi treni i bagni? Sa l'assessore Loguercio che treni con bagni costano di più? Sulla tratta Potenza-Melfi e viceversa sono necessari? Se servizio metropolitano deve essere (come si fantastica da decenni), che sia! Niente bagni. Non servono. Attualmente ci sono: sporchi, puzzolenti, senza carta e senza sapone. I toni ricchi di entusiasmo dell'articolo sono immediatamente smentiti dalla stessa Gazzetta del Mezzogiorno nell'edizione pugliese. Vedi voce Taranto. Dal 1 Luglio, scrive Pamela Giufrè, Trenitalia riduce i treni sulla direttrice Taranto-Roma. Per essere precisi: Taranto-Potenza-Roma. In particolare salta la coppia di Eurostar (il celebre Pendolino, ETR 450) e anche quella degli Icplus. Mi chiedo a questo punto: dove stanno i tagli evitati, la qualità del servizio e gli investimenti di cui si parla? Dove sono dunque le nuove corse per il corridoio tirrenico e quello adriatico? Ma se già con il nuovo orario estivo sulla Potenza-Foggia ci sono pendolari e sindaci (Barile per esempio) che si lamentano! Allego questo comunicato stampa del 17 Aprile. A Benevento viene presentato il progetto di prolungamento dell'Alta Velocità (AV-AC) da Napoli verso la Puglia. E' il tripolo Roma-Napoli-Bari. In alcuni casi sono previsti nuovi tracciati per l'80% in galleria. E la Napoli-Potenza-Taranto? Linea di secondaria importanza. Stiano tranquilli i tarantini. I problemi che oggi hanno per raggiungere Roma in tempi ragionevoli verranno superati con la nuova linea. Sarà più conveniente infatti percorrere l'Adriatica fino a Foggia e poi scendere verso Napoli. Per i lucani invece, contrariamente alle intenzioni dell'assessore Loguercio, Cristo si fermerà ancora ad Eboli. Cordiali saluti,

1 commento:

Melandroweb ha detto...

Sulla tratta Battipaglia - Potenza sono tornate le motrici a gasolio, un vero passo indietro!