lunedì 10 agosto 2009

Liturgia della parola matrimonio di mia sorella.

PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Osea 2, 16.17b-22

[Così dice il Signore:] «Ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore; là canterà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d'Egitto. E avverrà in quel giorno - oracolo del Signore - mi chiamerai: Marito mio,
e non mi chiamerai più: Mio padrone. Le toglierò dalla bocca i nomi dei Baal, che non saranno più ricordati. In quel tempo farò per loro un'alleanza con le bestie della terra e gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo; arco e spada e guerra eliminerò dal paese; e li farò riposare tranquilli. Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell'amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 102
Rit. Il nostro Dio è grande nell'amore
Oppure: Benediciamo insieme il nome del Signore

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
Rit. Il nostro Dio è grande nell'amore.
Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Rit. Il nostro Dio è grande nell'amore.
La grazia del Signore è da sempre,
dura in eterno per quanti lo temono;
la sua giustizia per i figli dei figli,
per quanti custodiscono la sua alleanza.
Rit. Il nostro Dio è grande nell'amore.

SECONDA LETTURA
dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani (Rm 12, 1-2.9-18)

Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità.
Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un'idea troppo alta di voi stessi.
Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti.
Parola di Dio

VANGELO
Canto al Vangelo Mt 5, 9
Alleluia, alleluia.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Matteo 5, 1-16
Risplenda la vostra luce su tutti quelli che entrano nella vostra casa.
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a
sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare
e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa
nei cieli.
Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con
che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere
gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città
che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla
sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti
quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti
agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano
gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Parola del Signore.

1 commento:

Giulia Viggiani ha detto...

come sei stato bravo a scegliere le letture, complimenti!