sabato 22 agosto 2009

Mafia in Basilicata?

Caro Santoro, la Basilicata non è terra di mafia, n'drangheta o camorra? Il Quotidiano della Basilicata insiste con il mito della Lucania felix? Nessuno, chiedo, ha letto, il libro di don Marcello Cozzi?

RISPOSTA DI SANTORO

Che la Basilicata sia terra di mafia oppure no, non tocca certo a me
dirlo. Io mi occupo di politica: racconto la cronaca. Per quanto
riguarda il ragionamento sulla visita di Napolitano - che suppongo abbia
motivato la sua lettera - io ho riportato il ragionamento del Quirinale.
Evidentemente il Capo dello Stato e il suo staff giudicano la Basilicata
meno soggetta a infiltrazioni mafiose rispetto a Campania, Calabria,
Sicilia e Puglia. Si rivolga a loro se crede che sbaglino.
Per quanto riguarda il libro di Don Cozzi ho avuto la fortuna di
leggerlo e sono grato all'autore per il suo coraggio. Ma ripeto io non
azzardo giudizi su una materia sulla quale non ho conoscenze approfondite.
Cordiali saluti


REPLICA
"E non è certo un caso che il Quirinale abbia pensato proprio alla “piccola” Basilicata. Per un serie di motivi. Il primo è che la Basilicata rappresenta nell’immaginario (alimentato dai testi di Carlo Levi, Leonardo Sinisgalli, Tommaso Pedio solo per citarne alcuni) un territorio abbandonato e arretrato. Il secondo - e forse più importante - è che la Basilicata non è terra di Mafia o di Camorra o di ‘Ndrangheta. Il giusto “spot” per esaltare i valori di dignità e operosità del Mezzogiorno da contrapporre ai tormentoni antimeridionalisti tanto cavalcati dal Senatur nelle valli padane". (S.Santoro, Il Quotidiano della Basilicata)

Caro Santoro, chiunque legga il Suo articolo non attribuisce certo quelle frasi al Quirinale. Non ho letto "secondo il Quirinale la Basilicata non è terra di mafia" ed allora in quel caso le domande che io Le ho rivolto sarebbero state indirizzate al Presidente della Repubblica. Appare del tutto evidente che scrivendo il pezzo in questo modo io attribuisco quel pensiero al giornalista.

Non tocca a lei dire se la Basilicata è terra di mafia? Lei si occupa di cronaca politica. Benissimo.
Ecco allora cosa ebbe a dire il Procuratore generale della Corte di Appello di Potenza Gennaro Gelormini in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario il 12 Gennaio del 1990. Ben 19 anni or sono.
"La Basilicata non è più terra che possa rimanere coperta da una considerazione fallace di quiete, perchè è illusoria l'idea che si tenga lontana, a mo' di oasi, dalla stretta di Campania, Puglia e Calabria o che non abbia acquisito quella mentalità verso certe forme di criminalità ricorrenti dappertutto". In Basilicata vi sono "sintomi certi ed univoci di comparsa della criminalità economica ed organizzata".

Ancora prima, nel 1982, Pietro Simonetti ebbe a dire che: " è in atto un'importazione di spezzoni di organizzazioni camorristiche dalla Puglia, dalla Calabria e dall'avellinese, che controllano l'impiego nel dopo terremoto di non meno di diecimila lavoratori nel potentino".

Ed il Consiglio Regionale che "la Basilicata non può ritenersi per destino acquisito, per forza aprioristicamente assunta, immune, lontana ed esente dal verificarsi e dal diffondersi di fenomeni, attività e forme delinquenziali e criminali che caratterizzano purtroppo la vita di altre regioni".


Cordiali saluti

1 commento:

Giulia Viggiani ha detto...

ohi ti segnalo er l'honest scrap ... se leggi il mio post scopri che fare