venerdì 11 settembre 2009

Io non ci sto! Resistere, resistere, resistere!

Io non ci sto!
Così disse Oscar Luigi Scalfaro nel 1993 in un messaggio a reti unificate. Precisamente disse "A questo gioco al massacro io non ci sto".
"Ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave". Era il 2002 e così Francesco Saverio Borrelli chiudeva la relazione in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.

E' questo l'atteggiamento che spero abbiano i lucani nei confronti della sanità che li costringe ad emigrare.
Mi chiedo perchè mio padre debba essere costretto ad essere operato all'Istituto Nazionale Tumori di Milano invece che al San Carlo di Potenza o al CROB di Rionero in Vulture.
Correttamente la Regione Basilicata invita le donne a controlli mammografici e gli uomini a controllare il colon. Si chiama prevenzione. E perchè poi alla prevenzione non deve seguire una corretta cura?
In questi due anni al San Carlo una volta hanno perso i referti, una volta si sono dimenticati che dovevano fare una colonscopia. "Professore, cosa ci fa lei quì?" Forse voglio sapere quando mi fate questo benedetto esame?
Ma non sono gli unici casi. Perchè un mio amico mi deve scrivere, andando a trovare la madre ricoverata: "Tutte a me capitano. Ho trovato mamma viola e tutta tremantee vuoi sapere perchè? Perchè le hanno tolto la mascherina dell'ossigeno e messo gli occhialini per farla mangiare e nessuno si è accorto che il filo era staccato dall'erogatore dell'ossigeno. Cose da pazzi"?
Perchè il medico che la riceve al Pronto Soccorso non si deve segnare a quale antibiotico è allergica? Perchè le danno proprio quell'antibiotico e deve essere il figlio -per caso- ad accorgersene?
Il CROB di Rionero, come l'Istituto Tumori di Milano è un IRCCS. Il San Carlo di Potenza è stato uno dei primi nel centro Sud ad avere l'elisoccorso. Ora anche attrezzato per il volo notturno. Eppure il 118, con entusiasmo chiamato Basilicata Soccorso, non è dislocato sul territorio. Siamo ben lontani dal 118 piemontese che viene portato a modello per come si organizza il servizio di emergenza urgenza sul territorio. Le ambulanze partono da Potenza! Che in un territorio montuoso e dai collegamenti non certo eccellenti significa perdita di tempo.

Ed io allora non ci sto! Non ci sto a che la politica metta le mani sulla sanità lucana solo per il proprio tornaconto personale. Non ci sto, non lo tollero questo stato di cose. Invito i lucani a resistere resistere resistere. Sono loro a doverne chiedere conto a quelli che hanno votato.

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