domenica 20 settembre 2009

Sullo stato della giustizia in Basilicata.

Annunziata Cazzetta (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera) indaga su Luigi De Magistris (all'epoca Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro) che indaga su Giuseppe Chieco (Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Matera).


Giuseppe Chieco parlando (in Procura) con Salvatore Colella (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera) lo invita a evitare di procedere formalmente nei confronti dell'indagato Michele P. perché è una brava persona. Di fronte al diniego deciso di Salvatore Colella, monta in bestia e rifiuta di sottoscrivere l'ordinanza di perquisizione predisposta dal Sostituto. Quando verrà eseguita la perquisizione (firmata dal solo Colella) gli uffici risulteranno "svuotati". La ricevuta del regalo per la laurea della figlia di Giuseppe Chieco, pagato dal signor Michele P., risulta agli atti del procedimento "Toghe Lucane".

Nicola Buccico (avvocato, ex membro del CSM, ex senatore, indagato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari insieme con Giuseppe Chieco ed altri) nell'interrogatorio reso a Vincenzo Capomolla (Sostituto Procuratore della Repubblica applicato presso il Tribunale di Catanzaro in sostituzione di Luigi De Magistris), dichiara che "i magistrati sono tutti malati mentali" e, rivolto a Capomolla, aggiunge "non so se lei fa eccezione". La domanda appare quantomeno indelicata e resta senza risposta!

M.A. dichiara che, con Nicola Buccico e Giuseppe Chieco, si recarono da Angelo Onorati (Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Matera) e gli chiesero di procedere a dissequestrare un'emittente privata il cui sequestro era stato disposto dalla Procura della Repubblica di Potenza. Secondo il racconto di M.A., Onorati avrebbe risposto che non aveva ancora visto gli atti ma che appena li avesse ricevuti (da Potenza) avrebbe disposto il dissequestro. Cosa che effettivamente fece. M.A. venne convocato per rendere interrogatorio a Catanzaro da Luigi de Magistris. Appena rientrato a Matera venne convocato dalla Squadra Mobile di Matera su delega di Annunziata Cazzetta. Gli chiesero cosa gli avesse chiesto Luigi De Magistris nell'interrogatorio reso pochi giorni prima a Catanzaro.

La Guardia di Finanza di Matera, deposita presso la Procura della Repubblica di Matera l'informativa conclusiva delle indagini delegategli da Giuseppe Chieco nel Procedimento Penale n. 2070/03. Chieco trasferisce l'informativa in altro procedimento sorto anni dopo il 2070/03 sottraendo un fondamentale documento d'indagine e favorendo l'archiviazione del procedimento penale 2070/03. Annunziata Cazzetta aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli oltre trenta indagati ma, davanti al Gip, cambiò idea associandosi alla richiesta dei difensori (fra questi Nicola Buccico). Vale appena il caso di ricordare che verso la fine di dicembre 2006, Buccico e Cazzetta si incontrarono nella stanza del magistrato e, come rivela Buccico, in un colloquio del gennaio 2007 tra lui e Giuseppe Galante (Procuratore Capo presso la Procura della Repubblica di Potenza), registrato da Claudia De Luca (sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Potenza), parlarono proprio del Procedimento 2070/03.

Annunziata Cazzetta dispone l'intercettazione delle telefonate in uscita ed in entrata sull'utenza telefonica mobile del Capitano dei CC Pasquale Zacheo, delegato da Luigi De Magistris per le indagini a carico dei magistrati del distretto giudiziario di Basilicata. Il Gip Angelo Onorati le autorizza. Nelle conversazioni telefoniche trascritte e conosciute tanto da Cazzetta che da Onorati, ve ne sono alcune fra Zacheo e De Magistris in cui il capitano riceve disposizioni d'indagine e discute di alcune notizie di reato ipoteticamente riferibili agli stessi Cazzetta e Onorati, nonché e Chieco, Buccico ed altri. Nonostante il palese conflitto d'interessi, Cazzetta continua a chiedere proroghe delle intercettazioni ed Onorati continua a concederle. Entrambi continuano ad essere informati sulle indagini condotte a loro carico; per mesi (e forse anni).

Annunziata Cazzetta, circostanza resa nota agli organismi giudiziari competenti in sede penale e disciplinare, dichiara ripetutamente ed in diverse udienze, che non esiste una "grave inimicizia" nei confronti del "Piccenna". Le affermazioni sono mendaci come risulta da alcune dichiarazioni scritte, a firma della stessa Annunziata Cazzetta, in cui afferma di aver querelato "Piccenna".


Queste e moltissime altre gravi evidenze probatorie degli abusi e delle violazioni attualmente in essere nei palazzi della giustizia del Distretto Giudiziario di Basilicata, così numerose da giustificare pienamente la celeberrima affermazione: “La Grande Bugia è una bugia così enorme da far credere alla gente che nessuno potrebbe avere l’impudenza di distorcere la verità in modo così infame” - (Adolf Hitler, “Mein Kampf”); richiedono che si affronti compiutamente quanto emerso dall'inchiesta "Toghe Lucane".


WWW.TOGHELUCANE.BLOGSPOT.COM

Nessun commento: